In cosa consiste?
La dieta mediterranea è il regime alimentare seguito nelle regioni dell'Italia meridionale e della Grecia negli anni attorno al 1960.
Molto sinteticamente, le caratteristiche principali della "dieta mediterranea" di quel periodo erano le seguenti:
- abbondanza di cibi di origine vegetale: frutta, verdura, pasta, pane, cereali, patate
- consumo prevalente di cibi freschi e di stagione, quasi sempre di provenienza locale (es. frutta di stagione, verdure appena colte)
- utilizzo dell'olio d'oliva come principale fonte di grassi
- consumo quotidiano di formaggi e/o yogurt, ma in quantità limitate
- pesce, carne bianca, uova: qualche volta alla settimana
- dolci ricchi di zuccheri o di grassi saturi solo poche volte alla settimana.
- consumo di carne rossa piuttosto limitato, presente nella dieta qualche volta al mese
Quindi, l'essenza del metodo mediterraneo è molto semplice: incentrare i pasti intorno a prodotti freschi derivati dal grano (pane e pasta), a legumi come i fagioli, all'olio d'oliva insieme alle più svariate verdure e alla frutta. Parallelamente si auspica un ridotto consumo delle carni rosse, dei grassi da condimenti di origine animale (burro) e un discreto uso di pesce.
(dal sito http://www.abc-fitness.com/artic/piramide.htm)
L'idea di rappresentare la dieta mediterranea sotto forma di piramide risale al 1992. Ad elaborarla furono i ricercatori americani del dipartimento dell'Agricoltura. L'obiettivo era quello di raffigurare la distribuzione degli alimenti nell'arco delle 24 ore, indicando la frequenza e le dosi consigliate. Principio cardine la varietà nella scelta degli alimenti di uno stesso gruppo e la possibilità di combinare i diversi alimenti a seconda delle esigenze e soprattutto in rapporto al fabbisogno calorico individuale.
(dal sito http://www.rai.it/RAInet/societa/Rpub/raiRSoPubArticolo2/0,7752,id_obj=29023%5Esezione=servizi%5Esubsezione=,00.html)