mercoledì 28 ottobre 2009

Dieta mediterranea

La dieta mediterranea è un regime alimentare basato su semplici regole qualitative. La scoperta della dieta mediterranea risale ai primi anni del dopoguerra, quando il medico americano Ancel Keys osservò che in quel periodo l'incidenza di malattie cardiovascolari in Italia era di molto inferiore a quella riscontrata negli Stati Uniti. Keys ipotizzò che la differenza dipendesse dalle diverse abitudini alimentari osservate nei due paesi.
In cosa consiste?
La dieta mediterranea è il regime alimentare seguito nelle regioni dell'Italia meridionale e della Grecia negli anni attorno al 1960.
Molto sinteticamente, le caratteristiche principali della "dieta mediterranea" di quel periodo erano le seguenti:
  • abbondanza di cibi di origine vegetale: frutta, verdura, pasta, pane, cereali, patate
  • consumo prevalente di cibi freschi e di stagione, quasi sempre di provenienza locale (es. frutta di stagione, verdure appena colte)
  • utilizzo dell'olio d'oliva come principale fonte di grassi
  • consumo quotidiano di formaggi e/o yogurt, ma in quantità limitate
  • pesce, carne bianca, uova: qualche volta alla settimana
  • dolci ricchi di zuccheri o di grassi saturi solo poche volte alla settimana.
  • consumo di carne rossa piuttosto limitato, presente nella dieta qualche volta al mese
(dal sito http://www.dietabit.it/dieta/mediterranea.html)
Quindi, l'essenza del metodo mediterraneo è molto semplice: incentrare i pasti intorno a prodotti freschi derivati dal grano (pane e pasta), a legumi come i fagioli, all'olio d'oliva insieme alle più svariate verdure e alla frutta. Parallelamente si auspica un ridotto consumo delle carni rosse, dei grassi da condimenti di origine animale (burro) e un discreto uso di pesce.
(dal sito http://www.abc-fitness.com/artic/piramide.htm)

L'idea di rappresentare la dieta mediterranea sotto forma di piramide risale al 1992. Ad elaborarla furono i ricercatori americani del dipartimento dell'Agricoltura. L'obiettivo era quello di raffigurare la distribuzione degli alimenti nell'arco delle 24 ore, indicando la frequenza e le dosi consigliate. Principio cardine la varietà nella scelta degli alimenti di uno stesso gruppo e la possibilità di combinare i diversi alimenti a seconda delle esigenze e soprattutto in rapporto al fabbisogno calorico individuale.


(dal sito http://www.rai.it/RAInet/societa/Rpub/raiRSoPubArticolo2/0,7752,id_obj=29023%5Esezione=servizi%5Esubsezione=,00.html)